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Serie A – Wijnaldum: “Mourinho mi ha detto quello che volevo sentire”

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Nella serata di ieri è arrivata l'ufficialità dell'arrivo del giocatore olandese alla Roma. Queste le sue prime parole ai canali del club.

Redazione NC

Nella serata di ieri è arrivata l'ufficialità dell'ultimo colpo di mercato della Roma: Georginio Wijnaldum. Il centrocampista olandese ha rilasciato la sua prima intervista ai canali ufficiali del club: "Ero in contatto con la Roma da qualche settimana e nel frattempo ho cercato di raccogliere informazioni da chi ha giocato qui e conosce l'ambiente. Mi hanno parlato tutti bene di questo club e della tifoseria. La Roma ha spinto molto per questo trasferimento e questo mi dà tanta fiducia. Quando sono sceso dall'aereo e c'erano già tantissimi tifosi a cantare per me mi sono sentito desiderato. Essere un giocatore della Roma è una bella sensazione".

Ha avuto anche due sponsor d'eccezione: "Ho chiesto subito informazioni a Mo Salah e a Kevin Strootman. Ed entrambi mi hanno parlato molto bene del club e ho iniziato a pensare in modo concreto a questa possibilità. Il Paese è bello, la città è incredibile. Poi ho visto quanto il club mi volesse e ho ricevuto tantissimo affetto dai tifosi sui social media, è stato fantastico. Addirittura mio fratello ha ricevuto moltissimi messaggi".

Le conversazioni con il general manager Tiago Pinto: "All'inizio cerco sempre di evitare questo tipo di conversazioni, perché prima che avvenga un trasferimento si devono incastrare diverse cose. Quando le cose si sono fatte concrete ho parlato di persona con Pinto e le sensazioni erano già buone. Ha fatto un grandissimo lavoro nel trattare col mio agente e con il Paris Saint-Germain".

Su José Mourinho: "Mi ha detto le cose giuste al momento giusto, mi ha detto quello che volevo sentire. Penso che abbia una certa esperienza a riguardo (dice sorridendo, ndr). Anche i giocatori con cui ho parlato mi hanno detto grandi cose di lui".

Chiosa sulla finale di Conference League vinta dai giallorossi: "Quella partita chiaramente mi aveva fatto male (è cresciuto nel Feyenoord, ndr), ma naturalmente ora sono contentissimo. Facevo il tifo per il Feyenoord perché è la squadra che porto nel cuore. Ho visto anche altre gare, come quella contro il Leicester. Non sono una persona che guarda calcio in continuazione".