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Serie A – Stankovic: “Matic è un guerriero alla Mourinho”

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L'allenatore della Stella Rossa, allenato dallo Special One ai tempi dell'Inter, ha parlato del suo connazionale a La Gazzetta dello Sport.

Redazione NC

In queste ore la Romasta definendo gli ultimi dettagli dell'ingaggio a parametro zero di Nemanja Matic. Il centrocampista serbo è stato fortemente voluto da José Mourinho, che lo aveva avuto già al Chelsea e al Manchester United. Di questo colpo oggi ha parlato Dejan Stankovic, intervistato da La Gazzetta dello Sport. L'allenatore della Stella Rossa è stato compagno di nazionale di Matic e allenato dallo Special One all'Inter: "Per Mourinho ha due doti fondamentali: affidabilità e lealtà. Significa che sa di potersi fidare di lui sia in campo che nello spogliatoio, perché è una persona seria, con dei grandi valori e una bella famiglia. E poi José sa bene che è un guerriero. Uno di quelli che piace a lui".

Le caratteristiche del giocatore: "Molto forte. Bravo nel primo passaggio per iniziare la manovra, rapido nell’intervenire sulle seconde palle, abile di testa. Poi, grazie al suo fisico, ottimo per proteggere la difesa. Lo ammetto, sono molto curioso di vedere come si adatterà nel calcio italiano, ma non ho dubbi che farà bene".

Negli ultimi tempi a Manchester era calato il minutaggio: "Preferisco vedere il rovescio della medaglia: diciamo che si è risparmiato per giocare altri due o tre anni a grandi livelli. In Premier c’è più dinamicità, invece la Serie A è il campionato più tattico che ci sia. A quasi 34 anni, Nemanja ha l’esperienza per fare bene fin da subito".

A Roma sarà derby con Milinkovic-Savic: "Sono molto amici, ma se Sergej resta alla Lazio, sarà una sfida da non perdere".

Su Mourinho: "Io credevo di aver raggiunto il massimo di quello che potevo dare, invece mi ha messo in condizione di dare il venti-trenta per cento in più. Sa sempre che cosa chiedere, sa quali tasti toccare per ottenere la reazione di cui ha bisogno, dandoti anche complicità quando occorre. Come fare a non dare tutto per uno come lui? Per questo, al suo primo anno alla Roma, ha già vinto un trofeo. Certo, José ha un nucleo di 14-15 giocatori che utilizza sempre e che devono essere pronti a tutto. Questo può logorare, ma il fatto che ti dia fiducia è una cosa che dà carica".