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Serie A – Pioli: “Il Milan ha fiducia, il nostro DNA è vincente”

Pioli
In occasione del prossimo impegno europeo del Milan, l'allenatore rossonero Stefano Pioli ha rilasciato un intervista a poche ore dal match
Redazione NC

Le ore che dividono il Milandalla semifinale d'andata di Champions League contro l'Inter sono sempre meno. In occasione del sentitissimo Euroderby, il tecnico dei Diavoli ha rilasciato un intervista al New York Times. L'allenatore del Milan si esprime con ottimismo sul match che attende i suoi uomini: "La pressione della partita non è arrivata. Non è sentita come un qualcosa di pesante, ma più come una forza. La pressione della storia del club ci ha fato più fiducia, forza e più convinzione. Il DNA esiste; questo club è abituato a questi momenti e a queste emozioni. Sa essere protagonista".

Milan nella storia

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Nell'intervista, Pioli però distingue il Milan di oggi da quello del passato: "Questo Milan che ha vinto lo scudetto lo scorso anno è stata la squadra più giovane della storia a farlo. Un club deve avere un progetto. Il nostro era molto chiaro: investire in giocatori giovani e di talento, per poi dar loro il tempo di crescere. Il club è stato intelligente nel fare in modo che ci fosse un mix. È per questo che siamo riusciti a ottenere risultati così buoni in così poco tempo. A volte un allenatore può dire qualcosa e questo ha un impatto. Ma a volte anche un compagno di squadra, un campione, aiuta. Tutto viene fatto con lo stesso obiettivo".

Serie A sottovalutata

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Oltre al Milan, anche le altre squadre italiane hanno ben figurato in Europa durante la stagione corrente. Infatti, sono 5 le squadre del campionato di Serie A ancora in corsa nelle 3 competizioni europee. Su questo, Pioli ha detto: "La Serie A è sottovalutata. Ci sono molte idee e stili diversi. Ci sono molti confronti con squadre e allenatori che hanno sistemi di gioco diversi o che interpretano le partite in modo differente. Questo ha portato ad una conoscenza data dalla varietà di sfide che si trovano a livello nazionale. Questo fa sì che si possa essere preparati a tutto quello che succederà in Europa. Il calcio italiano ha sofferto per alcuni anni, ma ora è pronto per tornare protagonista".