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Serie A – Napoli, Spaletti rivela: “Ripartiremo dal 4-3-3. Su Whatsapp…”

Luciano Spalletti
Intervistato da DAZN l'allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha parlato degli obiettivi della squadra azzurra in questa Serie A, dal modulo fino al capitano

Redazione NC

Intervistato da DAZN Luciano Spalletti ha parlato dei progetti per il suo Napoli in vista di questa stagione: "In campo mi piace vedere una squadra che vuole dare battaglia a qualsiasi avversario, come è successo l'anno scorso contro il Barcellona. Calcisticamente parlando Napoli è una piazza importante e ambiziosa oltre che molto passionale. L’amore e la passione le vedi dal primo buongiorno al mattino, io lo apprezzo. Mi arrabbio solo quando vedo che non viene riconosciuto l’impegno dei ragazzi. I tifosi devono stare tranquilli perché questo non mancherà mai. Tatticamente ripartiremo dal 4-3-3 che ci ha dato soddisfazioni, sperando ci sia la possibilità di sviluppare un gioco apprezzabile per un pubblico tanto esigente ed intenditore, che ha visto giocare il più forte di tutti, Maradona. Ai tifosi del Napoli non puoi nascondere niente, ti sgamano subito".

Rispetto alla passata stagione la squadra azzurra ha dovuto fare i conti con diversi cambiamenti: "Quest’anno abbiamo cambiato molto. Per fortuna vedo che i nuovi sono già in sintonia con chi c’era già. Avremo bisogno di un po’ di tempo, ma abbiamo già dei leader e penso a Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa e Osimhen che potrà diventarlo. Di Lorenzo capitano? È stata una scelta facile, possiede le qualità per relazionarsi con i compagni e con gli avversari".

Per concludere Spalletti ha rivelato una piccola curiosità: "Abbiamo anche un gruppo WhatsApp nel quale spesso ci confrontiamo, si chiama “Sarò con te”. Mi è tornato utile in quelle partite in cui sono stato costretto a rimanere a casa come la trasferta contro la Juventus.Ricordo che tutti volevano che non si giocasse per le tante positività al Covid. Io però scrissi che ero contento che ci facessero giocare perché ci eravamo allenati bene. E' stata una grande opportunità per tutti coloro che fino a quel momento avevano giocato poco".