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News Torino – Cairo: ”Anno di transizione. Sulle lamentele di Juric…”

Juric

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha rilasciato dichiarazioni interessanti circa la situazione della squadra granata

Redazione NC

Il campionato del Torino è iniziato male. I ragazzi di Juric hanno fornito discrete prestazioni, ma sia contro l'Atalanta che contro la Fiorentina è arrivata una sconfitta. Ospite del “Festival della TV e dei nuovi media”, il presidente del Torino, Urbano Cairo ha avuto modo di analizzare la situazione della squadra granata. Queste le sue dichiarazioni.

Juric

Il presidente del Torino ha detto la sua su Juric e sulle sue lamentele. ''Juric è un allenatore molto bravo, lo ha dimostrato quando portò il Crotone dalla B alla A e a Verona lanciando tanti giovani e ottenendo risultati importanti con una rosa abbastanza striminzita. Il mercoledì precedente alla chiusura del mercato, il mister ha voluto dare la sua opinione: la rispetto, come faccio sempre, e la tengo in considerazione. Ho fatto un investimento per prendere Juric senza fare austerity, perché lo merita, e avendo preso lui voglio dargli ciò che mi chiedeva, nei limiti del possibile e dell’economicamente giusto. Non dimentichiamoci che il calcio è nella crisi peggiore degli ultimi 30 anni: si sono persi ricavi ma i costi sono rimasti uguali con stadi deserti e sponsor in calo, si è tutto ridotto anche il calciomercato. Una perdita del 30% abbondante. Vanno tenute in conto queste cose. Ma ciò che chiede l’allenatore è giusto saperlo, privatamente o pubblicamente, ed è meglio parlarsi con franchezza. Lo ha fatto educatamente, io stavo già intervenendo e poi sono arrivati giocatori interessanti come Brekalo, Praet, ha assunto buone informazioni su Zima che non conosceva, è arrivato Pobega e e avevamo già preso Pjaca''.

Obiettivo

Alla domanda su quale fosse l'obiettivo stagionale, Cairo ha risposto così. ''L'obiettivo non lo dico. E’ un anno di transizione, gliel’ho detto a Juric: non gli ho chiesto l’Europa, ma dobbiamo costruire. Abbiamo tre anni di contratto e lo stimo: dobbiamo fare una squadra adatta a lui, avrei voluto farla prima perché un conto è dargli la rosa il 31 agosto e un conto prima, ma è stato un mercato difficilissimo. Alcune squadre non hanno fatto nulla, altre hanno venduto giocatori importanti, evidentemente bisognava fare così. E’ stato un mercato difficilissimo. Volevo dare e ho dato, anche se avrei voluto farlo prima. Ho stima in un allenatore bravo e adesso tocca lavorare e dimostrare che possiamo raggiungere risultati, facendo un’annata diversa dalle ultime due''.