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News estere – Pjanic: “Koeman non mi ha detto le cose in faccia”

Miralem Pjanic

Miralem Pjanic ha parlato a Marca della sua situazione e da nuovo giocatore del Besiktas rilascia le prime parole.

Redazione NC

"Un giorno all'inizio di questa stagione è venuto a parlarmi. Mi ha solo chiesto della mia situazione, come stavo. Gli ho detto 'mister, voglio giocare, se succede qualcosa durante il mercato, capisco la situazione del club e tutto, ma voglio giocare, amo il calcio, voglio giocare, essere felice, ma se non trovo nulla, perché il mercato è molto complicato con il covid e tutto'. Lui ha risposto: 'Se non hai niente, combatterai come tutti gli altri'. E gli ho detto di sì, combatterò come tutti gli altri. Tre o quattro giorni ha cambiato questa cosa che ha detto, senza motivo". Queste le parole di Pjanic su Koeman.

Ancora su Koeman

"Non ha avuto nessun confronto con me, non è mai successo niente di male tra di noi, né in allenamento né individualmente. Non ho davvero avuto nessuna spiegazione. Se fossi venuto da non so dove, al Barcellona... Ma non è così, vengo dalla Serie A, quattro Scudetti, una finale di Champions, 100 partite di Champions... avevo esperienza e so cosa posso fare. Il motivo onestamente me lo sono chiesto tante volte, pensando a cosa avrei sbagliato. Può darsi che non gli sia piaciuto che io abbia detto alla stampa che volevo giocare di più. Ma qualsiasi allenatore ti avrebbe detto 'ok, questo è uno competitivo e mi piace che mi dica qualcosa del genere'. Può darsi che sia così o semplicemente non gli piaccio. Ma mi sarebbe piaciuto che me lo dicesse in faccia. Il faccia a faccia non c'è stato e non lo capisco. E' complicato perché è la prima volta che mi capita".

Sulla Vecchia Signora

"E' vero, c'erano tante cose, la situazione di quelle squadre però non era facile. Non molti club hanno fatto un grande mercato, solo il PSG, non so come abbia fatto, e gli inglesi, con grandi acquisti. In Spagna poche cose e anche in Italia... Era stressante. Pensavo: 'E la mia situazione?' Ma fino a quando ho ricevuto quella chiamata ero concentrato sull'allenamento e sulla preparazione, anche se era molto difficile".