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News estere – Donnarumma: “Per sempre rossonero, dispiace per i fischi”

Il portiere dell'Italia e del Paris Saint Germain ha parlato dell'accoglienza ricevuta in settimana a San Siro.

Redazione NC

News estere – Gianluigi Donnarumma è tornato sull'accoglienza che gli è stata riservata a San Siro in occasione della partita dell'Italia contro la Spagna giocata mercoledì scorso e valida per le semifinali della Nazions League.

Le Iene lo hanno intercettato

Ai microfoni delle Iene è intervenuto proprio l'ex numero uno rossonero. Gianluigi Donnarumma ha rivelato di essere rimasto deluso dai fischi di San Siro. Le sue parole fanno da eco a quelle del commissario tecnico Roberto Mancini il quale era stato chiaro dicendo che la nazionale viene sopra ogni cosa e che i tifosi non avrebbero dovuto fischiarlo.

Le parole di Gianlguigi Donnarumma

"C’è un po' di delusione perché ho passato otto anni in rossonero e quindi è sempre un’emozione tornare a San Siro. È normale il dispiacere dei fischi. Sono cresciuto qua e sono sempre stato un tifoso milanista, gli otto anni non si dimenticano facilmente. Se voglio dire qualcosa a tutti i tifosi milanisti? Gli vorrò sempre bene. Sarò sempre un cuore rossonero. Spero di essere accolto meglio la prossima volta, lo spero davvero". Queste le parole di Gianluigi Donnarumma alle Iene. L'intervista integrale andrà in onda stasera su Italia 1.

La libertà sta nel poter fischiare e applaudire liberamente

Le parole di Gianluigi Donnarumma e del commissario tecnico della nazionale italiana Roberto Mancini sono state commentate dal mondo del calcio e in coro tutti hanno espresso il medesimo concetto: dal momento che il calcio vive grazie alla passione dei tifosi, e i giocatori sempre più spesso pensano ai milioni anziché alla maglia per cui giocano, è giusto che in un paese democratico come quello italiano si possa fischiare liberamente senza essere redarguiti verbalmente da qualcuno. Non si discute il giocatore che è Gianluigi Donnarumma ma si discutono le scelte fatte. Quando si parla di milioni, uno in più o uno in meno non dovrebbe fare la differenza e la scelta dovrebbe essere presa con il cuore. Organo al quale non viene più chiesto nessun parere.