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Serie A – Milinkovic-Savic: “Da attaccante sarei stato il nuovo Ibra”

Milinkovic Savic
Dopo la vittoria 2-1 di ieri del Torino in casa dell'Udinese, il portiere granata si è raccontato ai microfoni della tv ufficiale del club

Redazione NC

Ieri il Torino è tornato a vincere dopo un periodo difficile. I granata infatti hanno battuto per 2-1 l'Udinesealla Dacia Arena, rilanciandosi dopo la sconfitta nel derby con la Juventus. Uno dei protagonisti della squadra, Vanja Milinkovic-Savic, si è confessato ai microfoni della tv ufficiale del club.

Le sue parole: "Arrivata la chiamata del Toro, ho fatto un miliardo di domande a Sergej. Mi ha detto che si vive bene e che il livello del calcio è altissimo, ho scelto di venire qui. Amo Torino, è bella e tranquilla: è ciò che serve ad un calciatore. Nello spogliatoio, il divertimento è la cosa numero uno. Dopo le partite ci prendiamo in giro guardando le clip, se una gara non va bene rimango incazzato per 2-3 e poi mi concentro subito su quella dopo. In campo bisogna essere concentrati, ma anche divertirsi in quello che si fa: con Juric ci alleniamo molto e duramente".

Il ruolo: "Sono stato vicino al basket. Sono bravo in tutti gli sport, avevo tante opzioni. Alla fine ho scelto il calcio. Sono un po’ pigro e non mi piace correre, a 12 anni sono diventato portiere. All’inizio ero attaccante, ero fortissimo: giuro (ride, ndr). Avessi continuato in attacco sarei il nuovo Ibra, che è il mio idolo. Nel calcio è diventato normale che un portiere sia bravo con i piedi, anche in futuro lo cercheranno tutto. Darei di tutto per giocare una partita fuori, non sempre attaccato alla porta".