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Serie A – Sacchi: “Lukaku sposta gli equilibri. Di Maria? Un campione”

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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Sacchi ha parlato dell'attacco di Inter, Milan e Juve, tre delle più grandi squadre di Serie A

Redazione NC

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha parlato dell'attacco di Inter, Milan e Juve. Sui nerazzurri ha rivelato: «Lukaku è un giocatore che sposta gli equilibri. Lo ha già fatto quando i nerazzurri hanno vinto lo scudetto, perché non dovrebbe riuscirci di nuovo? È un poderoso, ha forza fisica, difende benissimo il pallone e sa attaccare gli spazi. Ha pochi difetti, pochissimi, anche se io sono convinto che tutti possiamo sempre migliorare. Ecco, Lukaku dovrebbe essere più partecipe in fase difensiva e magari, per essere ancora più decisivo, ricevere il pallone più vicino all’area avversaria. Ma nell’uno contro uno è micidiale: non lo fermi mai».

Il Milan invece ha deciso di puntare su Origi: «Il Milan ha dimostrato che il collettivo è sempre vincente sul singolo. Il miglior acquisto per i rossoneri è riuscire ad avere quella motivazione e quello spirito di squadra che hanno consentito loro di conquistare lo scudetto. Devono essere bravi a superare la precarietà del successo e a porsi dei traguardi per migliorare. Gioco, stile e collettivo: queste sono le tre parole-chiave per il Milan, al di là dell’acquisto di Origi o di altri».

La Juve ha già Vlahovic e punta Di Maria: «La Juve è la classica squadra italiana basata sulla tattica e sulle qualità dei singoli. Il gioco loro lo affidano al singolo, e per questa ragione credo che, pensando al calcio del futuro, i bianconeri siano un po’ indietro. Però, dopo un’annata non positiva, sono certo che ritroveranno quello spirito battagliero che li ha sempre caratterizzati. Sono forti fisicamente e hanno uomini di alta qualità che possono aiutare a raggiungere il risultato. Di Maria? È un campione, con grande esperienza internazionale. A livello offensivo la Juve continuerà ad affidarsi alle invenzioni dei singoli e dunque più ce ne sono e per loro meglio è. Le grandi squadre europee, tuttavia, e penso soprattutto a City, Liverpool, Chelsea, Real Madrid, non badano così tanto ai tatticismi. Anzi: non ne fanno. Tengono ritmi alti, pressano, corrono. Questa è la strada da seguire».