serie a

Serie A – Lotito: “Stiamo lavorando per lo Scudetto”

lotito

Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha analizzato le relazioni con i tifosi, parlando anche dello Scudetto e di Sarri.

Redazione NC

Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha rilasciato delle dichiarazioni a Il Foglio, parlando del club biancoceleste. Ecco le sue parole: "La contestazione verso di me è un mistero per certi versi. La verità però è che una gestione trasparente elimina certi privilegi. Potevo continuare con le elargizioni pubblicitarie a pioggia a radio e giornali. Credo sia questo il motivo per cui ora invece di mettere in luce quello che facciamo, cercano tutti di demolirlo. Io resto convinto che si possano coniugare i risultati sportivi ed economici. Voglio spendere, non sperperare. La Lazio per anni è stata una mucca da mungere, dove tutti pretendevano. Nel momento in cui ho chiuso i rubinetti sono diventato un nemico da abbattere. Io ho cercato senza tentennamenti di far rispettare le regole a tutti e continuerò a mettere in campo ogni azione volta a prevenire e a reprimere comportamenti illegittimi. Chiaramente le notizie artatamente false o a senso unico, messe in giro quasi ogni giorno, non aiutano. L'ultimo esempio è il contratto di Sarri: tutti a metterlo in dubbio, a remare contro. Invece il contratto è firmato".

Sullo Scudetto: "Se tornassi indietro forse proverei ad essere più conciliante, smussando gli angoli più aspri del mio carattere in tante situazioni. Purtroppo o per fortuna io sono fatto così. Difficile cambiare in corsa. Per il futuro manca solo lo Scudetto, ma ci stiamo lavorando. I soldi non sono tutto. Abbiamo vinto con le idee tanti trofei, tra cui una supercoppa contro la corazzatissima Inter di Mourinho. Ora vincere il campionato non è un sogno ma un obiettivo".

Sullo stadio Flaminio: "Io sono favorevolissimo allo stadio Flaminio. Quell'impianto appartiene alla storia della Lazio ed è il luogo di una passione senza tempo. Il ripristino però non dipende solo da me. Ci sono da superare tutta una serie di ostacoli burocratici e materiali per renderlo lo stadio che vorremmo".