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Serie A – Gravina carica la Nazionale in vista degli spareggi Mondiali

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Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato a margine dell'assemblea elettiva straordinaria della LND: le sue parole

Redazione NC

A margine dell'assemblea elettiva straordinaria della LND ha parlato il presidente della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) Gabriele Gravina che sugli spareggi Mondiali in cui è impegnata l'Italia ha detto: “Non abbiamo paura, non stiamo tremando. L'unica paura che abbiamo è quella della faziosità, di ciò che non possiamo vedere. Ma andiamo avanti a fronte alta e con decisione, perché il calcio italiano non può basare il proprio futuro su un gol fatto o sbagliato: dobbiamo abbandonare l'appiattimento sul presente, il futuro ci attende". Queste le sue parole.

Giroud si racconta invece nella sua nuova esperienza rossonera

Olivier Giroud ha parlato alla Gazzetta dello Sport e ha detto: "L’Inter non è affondata e rimane un pericolo come il Napoli e la Juve. Siamo coscienti che lo scudetto sia alla portata, ma bisogna rimanere lucidi, umili, continuare a lavorare duro fino alla fine. Abbiamo solo delle finali da giocare, le affronteremo al 200 per cento per realizzare il nostro obiettivo che poi è anche un sogno: riportare al Milan lo scudetto, undici anni dopo l’ultimo. Lo scudetto è un altro sogno d’infanzia".

Sulla sua voglia di restare in rossonero

"Se voglio giocare fino a 40 anni come Zlatan Ibrahimovic? Condividiamo la stessa voglia e determinazione di andare oltre i limiti e continuare a dare il nostro contributo. Non so se giocherò fino a quarant’anni, ma voglio rimanere al vertice finché il fisico me lo permette. Mentalmente sono già pronto. Al Milan sto bene, i tifosi mi hanno accolto benissimo, ho sfruttato al meglio questa opportunità ritagliandomi il mio spazio. E’ chiaro che sul medio periodo ho voglia di restare per un altro po’ al Milan".

Su Zlatan Ibrahimovic

"Gli ho raccontato che i miei amici mi regalarono la sua maglia del Barcellona. Ci ha riso un po’ su senza prendermi troppo in giro. Allora ero agli inizi e lui già al top. Mi piaceva per lo stile e la personalità in campo. Sono fiero di poterci lavorare insieme, imparare ogni giorno anche da lui. E’ quasi un fratello maggiore e un elemento molto importante per tutti". Queste le parole di Olivier Giroud.