serie a

Serie A – Agnelli: “La Juventus è unica in Europa per la proprietà”

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha analizzato la sfida di Villar Perosa, dando un'opinione sulla prossima stagione.

Redazione NC

Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni ai canali ufficiali del club bianconero. Ecco le sue parole: "Sono tre anni che non veniamo a Villar Perosa, dopodiché la vita l'abbiamo vissuta tutti e non è più stato possibile venire qui. I nuovi non li ho contati ma devono essere senza dubbio tanti. Che cos'è Villar Perosa per la Juve? Un pezzo di storia, tutte le nostre squadre sono venute qua in ritiro dagli anni '50 ai metà anni '90 quando il calcio ha cominciato ad aprirsi e a globalizzarsi. Da questo campo sono passati tanti campioni: da Sivori a Platini, da Zidane a Del Piero, Baggio, Scirea e tutti quanti".

Sulla storia della Vecchia Signora: "Chiunque abbia vestito la maglia bianconera dagli anni '50 ad oggi è passato dallo stesso campo e dallo stesso spogliatoio di oggi. Noi abbiamo scelto di rispettare la tradizione unica, solo noi abbiamo una partita che permette un contatto diretto, vero e reale con i tifosi. Abbiamo sempre pensato che fosse piacevole fare un passo nella casa del Senatore che è proprio qui sotto. Quest'anno abbiamo deciso di venire qua nella Cappella di famiglia, perché il 2023 segnerà un anno molto importante: sarà il centesimo di proprietà della famiglia Agnelli nella Juventus. Siamo la più lunga proprietà di qualsiasi club sportivo e disciplina al mondo: nessuno ha una proprietà così".

Sulla dinastia: "Se la Juve è quella che è, lo dobbiamo anche a chi riposa qui dentro: dal Senatore Agnelli, fondatore della FIAT, a suo figlio Edoardo che ha creduto tantissimo nello sport, sicuramente passando, nel secondo Dopoguerra, dall'Avvocato (mio zio) a mio padre. Pensare che questa è la stagione che ci conduce ai 100 anni mi ha portato alla decisione di tornare a Villar Perosa. E che sia d'auspicio per portare qui, l'anno prossimo, uno o più trofei. Oggi è l'avvio di un anno importante: il modo migliore per onorarlo sarà quello di pensare continuamente a chi ha fatto grande il club".