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Serie A / Verso Roma-Milan, Pioli: “Giroud è pronto, Leao come un figlio”

Pioli
Alla vigilia del match di Serie A di Milan-Roma, mister Pioli ha parlato in conferenza stampa dei temi legati a Rafael Leao e Olivier Giroud

Alla vigilia della sfida tra Milan e Roma, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei rossoneri Stefano Pioli. Queste le parole dell'allenatore dei rossoneri in vista della gara di domani.

Che partita sarà quella di domani?

"La Roma è una squadra che è a pari punti con noi, è una squadra forte, soprattutto all’Olimpico. Sarà uno scontro che varrà doppio e quindi dobbiamo pensarla e prepararla come la partita più importante. Bisogna affrontarla con la convinzione, la determinazione e lo spirito necessario per partite così".

Si può dire che questa partita vale come una partita della fase finale di Champions League?

"Vale tanto sicuramente. Le partite alla fine del campionato sono sempre meno e dopo quella di domani ne mancheranno solamente 6. Abbiamo 3 scontri diretti. Chiaro che più riusciamo a far punti in queste partite, maggiori saranno le possibilità di qualificarci ai primi 4 posti. Questo è il nostro obiettivo".

Come sta Giroud?

"Holly (Giroud, ndr) sta bene. Ha avuto la necessità di fare qualche giorno di riposto, soprattutto per le tante contusioni che aveva preso sul tendine e sul polpaccio. Ora è disponibile e pronto per giocare".

Ripensa mai ai 2 gol subiti dalla Roma nella scorsa partita di Serie A?

"Abbiamo sicuramente rivisto la partita. Conosciamo bene le loro caratteristiche, ma è inutile tornare così indietro. Meglio concentrarsi sulla gara di domani. Dovremo fare attenzione sulle situazioni dove la Roma è veramente forte.  In particolare sulle palle inattive, perché il 40% dei gol segnati loro arrivano da quelle situazioni".

Quali saranno le difficoltà e quali saranno le situazioni dove il Milan pensa possa essere superiore alla Roma?

"La Roma in casa per 7 partite non ha subito neppure 1 gol. La sua fase difensiva è molto solida, compatta e ben organizzata. Nella fase offensiva ha molti giocatori di qualità che possono trovare la giocata in qualsiasi momento. Ci vorrà grande attenzione e grande volontà di provare a scardinare una difesa così forte. Dovremo prevalere sulle posizioni che conosciamo, provando a controllare la partita ed essere pericolosi".

Più o meno un anno fa si concretizzava la lotta salvezza, c’è l’idea di ripetere le stesse sensazioni per arrivare alla meta?

"C’è la sensazione che la squadra stia bene e che i ragazzi stiano bene mentalmente e fisicamente. C’è la volontà di fare un grande finale di stagione. E’ inevitabile, tutto si deciderà nelle ultime giornate. Questo finale ci deve vedere ancora protagonisti; noi vogliamo esserlo e ne abbiamo le qualità. Le partite le dobbiamo giocare e vincere una alla volta, quindi pensiamo solo a domani. Altrimenti perdiamo energie e non siamo preparati per questo".

Leao si sta entusiasmando per il finale di campionato o è più sereno per la risoluzione delle questioni extra campo?

"Leao è coinvolto da tutte le stagioni. Anche quelle complicate. Con così tante gare, nessun giocatore può mantenere la condizione psicofisica al 100% per 10 mesi all’anno. E’ impossibile. Anche lui ha avuto un momento dove non è stato in grandissima condizione. Adesso sta bene fisicamente e mentalmente. Poi le prestazioni positive ti danno coraggio, fiducia, entusiasmo e la volontà di dimostrare. Da lui ci aspettiamo tanto".

E’ difficile preparare una partita con una squadra con le caratteristiche della Roma?

"Mourinho è un grande allenatore. Ha creato un organizzazione di gioco, una mentalità e un intensità di alto livello. L’ambiente di Roma è importante dal punto di vista del pubblico. Noi però andiamo avanti per la nostra strada".

Come sta Ibrahimovic?

"Zlatan sta un po' meglio, ma ancora non abbiamo una diagnosi definitiva. Vedremo nei prossimi giorni; certamente non sarà a disposizione per la partita di domani, come Pobega e Florenzi, che ha la febbre da stanotte".

Possiamo considerare Krunic e Bennacer due titolari allo stesso livello?

"Tutti sanno dell’importanza della partita di domani e del finale di stagione. Avere più giocatori è un bene perché andiamo davanti 3 settimane molto impegnative nel quale giocheremo ogni 3 giorni. Sono contento del lavoro di tutti i giocatori e so che tutti si faranno trovare pronti al momento del bisogno".

Un rammarico di questa stagione?

"Non ci sono rimpianti. Momenti positivi e negativi fanno parte della stagione. Tutto ci è servito per essere qua a giocarci questi obiettivi".

Temi più la mancanza di tempo per le energie di tipo fisico o mentale?

"Soprattutto dal punto di vista mentale si spende tanto, ma siamo abituati".

Quali sono le vibrazioni che sente quest’anno?

"Molto buone, perché la squadra sta bene. Le ultime sono state prestazioni di buon livello e sappiamo cosa fare nelle partite importanti. Abbiamo fiducia per domani sera, anche se questa non ci è mai mancata".

La scelta del trequartista avviene in base all’avversario del Milan?

"Avviene soprattutto per quello che intendiamo fare in fase di costruzione, per come vogliamo finalizzare il gioco, per come vogliamo difendere e tante altre situazioni. Avere giocatori duttili e intelligenti è molto importante; so benissimo che posso spostare Krunic e Bennacer senza cali di rendimento e supporto alla squadra".

Quali sono i tempi di recupero di Pobega? Che lavoro si sta facendo su di lui?

"Ha ancora dolore, ma sta diminuendo. Non ha ancora lavorato sul campo, ma dovrebbe ricominciare la prossima settimana. Sta crescendo tanto; era arrivato qui più come mezz’ala di inserimento. Ora sta ampliando molto di più le sue conoscenze e può diventare un centrocampista completo. Ne ha tutte le capacità ed è un ragazzo fantastico".

Leao è come un figlio per lei?

"Per me tutti i giocatori sono come figli. Penso sempre a loro anche a casa e parliamo quotidianamente, spesso di calcio. Penso che debbano essere ascoltati e capiti perché parliamo di ragazzi molto fortunati, ma con le stesse problematiche tipiche della loro età. Rafa è il giocatore che è stato più tempo nel mio ufficio in questi anni e quindi il legame è un po' più forte".

Qual è la differenza tra Roma-Milan e Napoli-Milan di qualche settimana fa in campionato?

"Siamo su quel livello. La partita di domani è importante, ma non definirà la classifica finale".

In cosa ha influito maggiormente Pioli in questo Milan?

"Mi piace pensare che la mia squadra vada in campo con le idee chiare e con uno spirito forte".

L’obbiettivo è solo arrivare tra le prime 4 o si potrebbe puntare al 2° posto per qualificarsi in Supercoppa italiana?

"E’ inutile pensarci. Dobbiamo affrontare partita per partita. Alla fine tireremo le somme".

Bennacer è ormai da considerare un trequartista o tornerà a fare il centrale?

"La posizione di Ismael dipenderà molto dall’atteggiamento della squadra avversaria. Dipende se il suo marcatore è un centrocampista o un difensore. Lui è un giocatore completo".

E’ più efficace la marcatura a zona o a uomo contro la Roma?

"Noi per lo più facciamo la difesa mista. Abbiamo visto gli errori fatti in passato, ma molto dipende dalle abilità degli avversari".