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Nazionali – Mancini: “Locatelli meglio come mezzala ma ottimo anche da play”

Mancini

Il commissario tecnico dell'Italia ha parlato dopo la vittoria sul Belgio di Nations League che è valsa agli azzurri il terzo posto.

Redazione NC

Nazionali - Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria sul Belgio che è valso agli azzurri il terzo posto in Nations League e ha detto: "Sono state due ottime partite. Oggi abbiamo cambiato un po' di giocatori e nonostante ciò la squadra ha giocato egualmente bene. Oggi abbiamo fatto giocare un ragazzo in attacco. Immobile e Belotti hanno esperienza, conoscono tutto di noi e ci sono mancati. Però possiamo provare diverse soluzioni, oggi ha giocato Raspadori che avrà un grande futuro. L'importante è che la squadra continui a giocare bene".

 

Sulla Svizzera

"Sarà una gara difficile, come è stata all'Europeo e a Basilea. Giochiamo in casa, sarà la partita dell'anno dopo quelle degli Europei. Sappiamo che dobbiamo vincere. Locatelli? Quando manca Jorginho dobbiamo avere delle alternative. Stefano Sensi è indisponibile e Bryan Cristante ha fatto quel ruolo. Manuel Locatelli ha le qualità per farlo e oggi ha disputato una grande partita, può fare sia l'interno che il play, è una opzione in più che abbiamo. A me Manuel Locatelli piace, piace come interno di centrocampo perché quando attacca sa fare gol e fare assist. Però era importante provarlo lì, perché quando non ci sarà Jorginho sappiamo di avere lui che può ricoprire quel ruolo". Queste le parole del commissario tecnico dell'Italia Roberto Mancini che ha parlato dopo la vittoria sul Belgio di Nations League che è valsa agli azzurri il terzo posto nella nuova competizione introdotta dalla Uefa.

Le parole di Acerbi  Mediaset

La sconfitta con la Spagna è un incidente di percorso, ci può stare. Con il Belgio abbiamo fatto una grande partita, abbiamo vinto. Lukaku? Ci sono un po' rimasto male, mi sarebbe piaciuto affrontarlo, anche se il Belgio ha grandi giocatori. Donnarumma? Non capisco perché sia stato fischiato, l'Italia è di tutti. Non è giusto"