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News – Adani attacca ancora Allegri

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Nuovo capitolo nella faida tra il commentatore e l'allenatore

Redazione NC

Non è certo un inizio di campionato esaltante per la Juventus, che si ritrova già a -8 rispetto alle capoliste Milan, Napoli e Roma. Certo, il campionato è lungo e le possibilità di recupero sono molte, anzi moltissime. Ma se a fare questa partenza è la Juve un po' di rumore sicuramente lo fa.

Soprattutto se viene dalla stagione peggiore degli ultimi 10 anni, dove è arrivata quarta e si è qualificata alla prossima Champions League grazie al suicidio del Napoli con il Verona all'ultima giornata di campionato. Era la stagione di esordio di Pirlo, a cui non sono bastati due trofei per tenersi la panchina.

E' stato richiamato Max Allegri alla Continassa proprio per far tornare la Juve nei piani alti della serie A. Ma ad oggi i risultati non sono al livello delle aspettative. E un suo vecchio rivale, con cui spesso e volentieri si beccava nei post partita in maniera non proprio amichevole, è tornato sulla questione Max. Si tratta di Lele Adani, che sulla BoboTv ha attaccato l'allenatore.

Le parole di Adani

"La Juve ha la rosa più forte del campionato ma dovrebbe essere quanto meno competitiva per la Champions League. Allegri parla di squadra giovane, ma la Juve ha solo sei squadre più vecchie di lei. Perché bisogna dire cose sbagliate ai tifosi? Non si può difendere una prestazione così come quella col Napoli. Non posso pensare sia solo 'dai ragazzi', 'ce la facciamo'. Non posso pensare che sia solo questo. Io credo che Allegri debba e riesca a farla giocare meglio".

"Se sei la squadra più forte non puoi presentare questo tipo di partite. La squadra non può proporre un calcio di questo tipo. Non posso pensare che Allegri non abbia una proposta di gioco e non riesca a far giocare meglio la Juve. Bisogna analizzare le partite senza scuse, ma con responsabilità. Che analisi è dire 'paghiamo gli errori, serve più personalità, siamo troppo giovani'? Si deve fare per i tifosi, non gli puoi dire queste cose, perché finché vinci va bene ma se perdi come adesso?".