esteri

Esteri – Pastore: all’Elche per rilanciarmi

pastore

L'argentino vuole voltar pagina dopo l'infelice esperienza in giallorosso

Redazione NC

A Roma non ha certo reso come voleva. La sua permanenza nella capitale era giunta ormai al capolinea. Lo aveva capito, Javier Pastore, che ha accettato quindi di andare ad accasarsi altrove. E l'Elche non si è fatta sfuggire l'occasione di andare a prendere uno dei più grandi talenti sfornati negli anni post-Messi del calcio argentino. Che a Palermo aveva fatto vedere lampi di classe pura e cristallina, facendolo finire sul taccuino degli acquisti di mezza Europa.

Alla fine a spuntarla fu il Paris Saint Germain, che lo pagò fior di milioni a Zamparini, e lo portò al Parco dei Principi. Però i continui problemi fisici non lo hanno fatto esprimere a quel livello. E' stato preso dalla Roma come una scommessa, per provare a vedere se in lui ci fosse ancora quel giocatore ammirato da tutti dei tempi siciliani.

Scommessa persa purtroppo, con Pastore che è rimasto più tempo fuori dal campo che dentro di esso.

All'Elche per una nuova vita

Nella conferenza stampa di presentazione ha parlato di tutto, sia della sua sfortunata parentesi alla Roma sia della sua età, 32 anni, non proprio giovanissima.

"Vengo da tre anni in cui non ho avuto la continuità che mi aspettavo. Avevo bisogno di rimettermi in gioco e farmi vedere. Sono grato per questa opportunità e ora devo dimostrarlo in campo. Avrò bisogno di una settimana extra per adattarmi alla squadra, arrivo da tre mesi in cui mi sono allenato ai margini". Sulle prospettive future: "Non vengo qui in pensione, se fosse stato così sarei al club dove mi sono formato in Argentina. Ho 32 anni e vedo giocatori di 39-40 anni che giocano ad alti livelli. Non so se sarà il mio caso ma credo che giocherò ancora 2-3 anni a buoni livelli".

E' chiaro il messaggio: non vengo per la pensione ma per rilanciarmi. Ci tiene a chiarirlo El Flaco, che cerca di tornare il giocatore che era.