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Verona, l’intermediario di Hien: “Rimasto per gratitudine, ha estimatori”

La squadra del Verona
Scopriamo le parole dell'intermediario della trattativa che ha portato Isak Hien dal Djurgårdens all’Hellas Verona la scorsa estate
Redazione NC

Intermediario della trattativa che ha portato Isak Hien dal Djurgårdens all’Hellas Verona la scorsa estate, Stefano Salvini ha parlato a Tuttosport. Queste le sue parole:

Fu un’operazione da 4 milioni? No, meno. Cifre migliori. Al Verona è costato 3,5 milioni più bonus. Alla fine costerà meno di 4”.

TRATTATIVA. “Lo volevano il Verona, il Toro, la Cremonese, la Salernitana, il Besiktas in Turchia e il Getafe in Spagna. Il Verona invece aveva bisogno a tutti i costi di un centrale e fu più attento, più determinato a dimostrare il suo interesse nei confronti del giocatore. Il corteggiamento fu più convincente: gli potevano garantire spazio e crescita”.

MERCATO DI GENNAIO“A gennaio arrivarono più offerte al Verona: tra 6,5 e 7 milioni. E furono tutte respinte al mittente. Dopo un’annata così gratificante quanto a rendimento e continuità per Hien, alla prima stagione in Italia in un campionato enormemente più difficile e competitivo di quello svedese, pressioni incluse, in estate. Il ragazzo varrà ancor di più in ogni caso. Diversi ds italiani hanno già mostrato di apprezzarlo. E Hien ha estimatori anche all’estero”.

TORINO. “Ci furono due incontri con Vagnati e uno anche con Cairo. A margine della partita Inter-Verona si svolse anche un summit tra il sottoscritto, il ds veronese Sogliano e l’agente di Hien, che aveva già parlato con Vagnati. Ma il ragazzo preferiva restare di proprietà del Verona per gratitudine e perché non voleva passare per un disertore proprio mentre la sua squadra stava affondando. E anche per aspettare l’estate e valutare poi con la società la soluzione migliore per tutti. Più che un no al Toro, il suo fu un doppio sì al Verona. Richiesta di ingaggio alta per il Torino? Era una richiesta molto significativa, sì. Ma era anche un modo per far capire a tutti che, potendo, preferiva restare in mano al Verona”.