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Serie A – De Laurentiis: “Con Ibra c’era l’accordo, poi Gattuso…”

Aurelio De Laurentiis

Il presidente del Napoli, che in questi giorni difficili ha voluto essere vicino alla squadra, ha parlato della stagione ai microfoni di Dazn

Redazione NC

Per il Napoliè un momento delicato. L'inizio di stagione in campionato era stato folgorante, poi c'è stato un calo, una nuova ripresa e il crollo finale in queste ultime partite, che è costato agli azzurri la possibilità di lottare per lo Scudetto, che ora è un discorso riservato a Milan e Inter. In questi giorni a Castel Volturno è stato il tempo delle riflessioni, con Aurelio De Laurentiis che è tornato nel centro sportivo per un confronto con la squadra. Il presidente dei partenopei ha parlato della stagione dei suoi ai microfoni di Dazn. Queste le sue parole: "Come la Ferrari a Imola, ci siamo basati sull'ottimo inizio, per poi cadere tra Covid, Coppa d'Africa e altre limitazioni che hanno complicato il lavoro di tutti. Problema psicologico già riscontrato in passato? Tutte c****te. Non posso pensare che esista una mosca tsé-tsé che, a un certo punto, si metta a creare problemi a tutta la squadra, composta da giocatori di così alto livello. Mi sembra assurdo. Luciano Spalletti? L'ho voluto io".

Proprio sul tecnico ha detto: "La scelta la presi già nel gennaio 2021. Andai a Milano di nascosto a casa sua e gli feci firmare un contratto biennale co opzione per il terzo anno a mio favore, che però non voleva sottoscrivere. Poi l'ho convinto: facciamo un secolo e mezzo in due. Poi, quando e se vorrà andare via ci daremo la mano e non succederà nulla".

Poi uno sguardo al recente passato: "Carlo Ancelotti lo reputo un fuoriclasse. Che però non ha saputo farsi amare dalle curve: non hanno mai avuto la percezione che si trattasse di 'uno di noi'. Zlatan Ibrahimovic? C'era l'accordo totale tra le parti, poi c'è stato l'esonero di Ancelotti. A quel punto Rino Gattusomi chiamò e mi disse: 'Non avevamo bisogno di Ibra, perché...'. E io mio fidai".