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Serie A – Szczesny: “Dopo 9 anni si è chiuso un ciclo”

Wojciech Szczesny
Intervistato dal giornale polacco Przegld Sportowy, il portiere della Juventus Wojciech Szczesny ha parlato del suo futuro

Redazione NC

Intervistato dal giornale polacco Przegld Sportowy, il portiere della Juventus Wojciech Szczesny ha parlato della sua mentalità: "Non mi pongo mai obiettivi, non voglio essere felice soltanto al raggiungimento di questo o questo. Voglio essere un membro importante della squadra per cui gioco, ottenere buoni risultati, fare la differenza. Questo è ciò che mi motiva". Un obiettivo sarebbe potuto essere la Champions League, più volte sfiorata con la Juventus: "La Champions era alla nostra portata nelle prime due stagioni qui, poi eravamo fuori dai primi e siamo stati eliminati da squadre con cui non avremmo dovuto perdere. Ma la Champions League è anche questo. Ad un certo punto il ciclo vincente è finito e dopo nove anni di vittorie in Serie A, c'è stato un cambio generazionale".

Quale sarà il suo futuro? "Ho ancora un contratto triennale e, ovviamente, se mi vogliono a Torino, vorrei adempierlo. Negli anni tanti portieri avrebbero dovuto prendere il mio posto, ma ci ho fatto l'abitudine. Adesso mi preoccupo quando non dicono nulla del nuovo portiere della Juve. Giocare fino a 40 anni come Buffon? Io sono Wojtek Szczęsny, non Gigi Buffon. Non giocherò tanto quanto lui. Il mio piano per oggi è concludere il mio contratto con la Juventus, poi magarigiocherò altre due stagioni in Spagna, dove ho una casa, ma questa è una prospettiva lontana. Oggi mi sento benissimo, ma anche gli anni volano. Non ho mai pensato o programmato di giocare fino ai 40 anni".

Chiosa finale su  Cristiano Ronaldo: "È un calciatore brillante, nella nostro sport fa la differenza non solo in campo, ma anche a livello di marketing. Non so se c'è qualcuno al mondo al suo livello. Quando è venuto da noi, non lo vedevamo come CR7, ma come un compagno di squadra. Quando abbiamo letto: "Ronaldo firma con la Juventus", tutti abbiamo pensato "WOW". Una squadra, però, deve giocare insieme, collaborare senza che qualcuno si senta inferiore ad un altro. Anche se l'altro è Cristiano Ronaldo. Certo è che con lui in campo partivi sempre in vantaggio 1-0".