Marotta
Beppe Marotta, ad dell’Inter, ha rilasciato delle dichiarazioni in occasione dell’evento de Il Foglio a San Siro, parlando di diversi argomenti. Ecco le sue parole sulla stagione in corso e su Inzaghi: “L’equazione chi più spende più vince non è sempre valida. C’è stata una scossa forte, con gli addii dell’allenatore dello Scudetto e di giocatori importanti. Oltre allo sfortunato Eriksen, Lukaku e Hakimi avevano espresso la volontà di andare a fare esperienze in altri campionati, ma alle spalle avevamo la solidità della proprietà ed il fatto che attraverso quelle operazioni avevamo garantito sostenibilità alla società. Poi abbiamo operato cercando di allestire una squadra competitiva e di inculcare una mentalità vincente e direi che abbiamo avuto la fortuna di scegliere un allenatore giovane come Inzaghi che sta rispondendo in pieno a quelle che erano le esigenze, a ciò che avevamo chiesto. Dell’annata, sperando nella ciliegina o in entrambe le ciliegine, siamo contenti. E questo lo si deve alla cultura del lavoro, alla competenza delle strutture e alla solidità del club. Se Inzaghi rimane? Assolutamente sì, noi siamo molto contenti di Inzaghi. Sta facendo bene ed ha margini di crescita forti, credo che quando arriverà all’età di Ancelotti, Conte o Allegri potrà essere uno fra i migliori in circolazione.”
Sui problemi dei club: “Siamo in grande difficoltà. Per un motivo storico, visto che le difficoltà erano emerse anche prima della pandemia, ma lo sono maggiormente oggi visto che c’è stata una contrazione finanziaria. In Premier League prospera tutto, mentre nel resto d’Europa ci sono grandi difficoltà. Questo fa parte di un calcio che ricerca la competitività a discapito della sostenibilità. Il massimo sarebbe spendere poco e vincere tanto… Qui possono emergere le competenze, serve essere creativi e cercare di inculcare la mentalità vincente che è così importante nel mondo dello sport.”
Sui momenti più belli della carriera: “Ogni volta c’è un obiettivo più importante: penso alla Samp, non immaginavo di arrivare in Champions. Non immaginavo di vincere uno Scudetto con la Juventus e ne abbiamo vinti 7, non immaginavo di vincere lo Scudetto con l’Inter e lo abbiamo fatto. Questa è la dimostrazione che nello sport tutto è possibile. C’è una caratteristica fondamentale: l’esperienza, a me è servita tantissimo per capire come avevo sbagliato e come rimediare per l’obiettivo successivo.”
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