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Serie A – Gravina avverte i club di A: “Dal 2024 regole più severe per tutti”

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Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato alla Repubblica di un tema molto delicato. Le sue parole

Redazione NC

In esclusiva al quotidiano La Repubblica ha parlato il presidente della FIGC Gabriele Gravina che ha detto:  "Il tema delle licenze è delicato. Se la A non comincia ad adeguare il propri modus operandi a logiche aziendali vere, avrà un risveglio violento quando sarà la Uefa, con la commissione che ho l'onore di presiedere, a inserire indicatori rigidi per giocare le coppe dal 2024-2025. La mia preoccupazione coincide con quella di Fifa, Uefa e tante altre federazioni. Non capisco le reazioni scomposte senza fornire possibili soluzioni. Tra due o tre anni, per partecipare ai campionati non si potrà spendere oltre una certa cifra. E bisognerà aver pagato tutti i debiti". Queste le sue parole su molte squadre del nostro campionato.

Su una sua possibile dimissione in caso di mancata qualificazione a Qatar 2022

"Solo un folle lega anteporrebbe il risultato sportivo. Io voglio vincere, ditemi dove devo andare a piedi per vincere queste due partite e ci vado. Ma se pensassi che vincendo due partite risolverei i nostri problemi, ucciderei il calcio italiano. Carlo Tavecchio aveva il Coni contro, aveva una maggioranza risicata in un quadro di sistema diverso da quello attuale. Io sono stato eletto un anno fa, abbiamo vinto l'Europeo e ho una maggioranza solida oltre che un ampio consenso. Non esiste l'istituto della sfiducia, se mi facessi da parte per andare al voto probabilmente verrei rieletto. Non ci sono presupposti per dimettersi".

Infine sulla Superlega e sulla Juventus

"Quel contratto è un'ipotesi progettuale. Se diventasse realtà, la Juventus sarebbe fuori dal campionato italiano. La Superlega è la risposta sbagliata a un'esigenza reale. Anche l'Italia deve ragionare su come migliorare la qualità del campionato e renderlo più appetibile per i mercati in espansione come quello arabo". Queste le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina in Esclusiva al quotidiano La Repubblica.