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Serie A – Gasperini: “Il nostro obiettivo è il gol. Boga? Gioca troppo solo”

Gasperini
Intervistato da La Gazzetta dello Sport Gasperini ha parlato della sua Atalanta in vista della prossima Serie A

Redazione NC

Intervistato da La Gazzetta dello Sport Gian Piero Gasperini ha parlato della sua Atalanta: «Sarà una squadra da battaglia, animata da spirito di rivincita. Uscire dalle coppe ci ha dato rabbia. Vedremo che squadra nascerà. Oggi sul mercato l’Atalanta è come in campo: dinamica, coraggiosa, si sbatte, non resta rintanata a Zingonia. Non ha ancora chiuso un affare, ma non ho nulla da rimproverare. Come alla squadra».

Alla base del gioco dell'Atalanta c'è il gol: «È sempre stata la priorità. Specie in una squadra di alta classifica. Sapevo di avere la qualità per attaccare anche difese chiuse. Lo scorso anno questa capacità e venuta meno. Nell'ultima stagione, però, abbiamo fatto 33 gol in meno rispetto alla precedente. Tanti. Abbiamo perso per 3-4 mesi Zapata, l’unico che giocava in area. Non è un caso che il nostro cannoniere, Pasalic, abbia segnato 13 gol nel perimetro. Abbiamo perso la qualità e la forza per entrare in area. Muriel, Malinovskyi, Miranchuk, Boga girano al largo. Abbiamo perso Ilicic. Queste difficoltà ci hanno impedito di vincere partite dominate».

Sui singoli ha aggiunto: «Come sta Zapata? È arrivato, farà subito una risonanza. Dovrebbe aver superato l’infortunio che lo ha condizionato a lungo. Sta bene. Nelle ultime partite rinunciava a calciare e a scattare. Un attaccante non può bluffare: dev’essere a posto per rendere al massimo. Boga? Il suo problema è il costo. Fosse costato quanto lo ha pagato il Sassuolo, saremmo tutti contenti. Ha dribbling, scatto, tecnica. Ma è stato pagato come un campione carismatico e decisivo. Al momento è un giocatore individuale e basta. Ma è giovane e imparerà. Scalvini? Nei due mesi di preparazione voglio scoprire dove può crescere meglio. Ha resistenze, tecnica, visione di gioco, è forte di testa, sa fare gol, calcia bene e sa inserirsi. Il meglio lo fa con la palla ai piedi. Poi è un ragazzo intelligente e sa sfruttare le sue caratteristiche anche in difesa. Ma contro attaccanti veloci, contro Leao, io faccio giocare De Roon. Ha solo 18 anni. Non so quale sarà la sua evoluzione. Sono curioso di scoprirlo, come lo è Mancini. Sappiamo che ha un grande futuro. Bastoni mi dava gli stessi dubbi alla sua età. In fase d’attacco, Scalvini è superiore».