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Serie A – Lazio, Felipe Anderson tra passato, presente e futuro

Redazione NC

Veste la maglia biancoceleste dal 2013 al 2018, e dopo le parentesi di West Ham e Porto arriva alla corte di Sarri da protagonista assoluto

Nel 2018 lascia il campionato italiano dopo 5 anni alla Lazio collezionando 177 presenze e 34 gol tra Serie A e Coppe. Nel luglio 2021 torna nella Capitale chiamato alla corte di Maurizio Sarri e nel giro di poco il numero 7 di Brasilia fa di nuovo girare la testa al popolo biancoceleste. Già nella 2° giornata fa impazzire la Nord contro lo Spezia siglando il suo primo gol che celebra il suo rientro a Roma.

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Un ritorno di fiamma chiamato Felipe Anderson

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La stima che Maurizio Sarri nutre per lui (e che non ha mai nascosto) sembra averlo fatto rinascere: partita dopo partita, in questo anno e mezzo Felipe Anderson non solo è cresciuto nel suo ruolo ma è stato in grado di adattarsi e mettersi in gioco per la squadra. Presenza ormai indiscussa tra gli 11 schierati ogni domenica da Sarri, non si risparmia mai (basti pensare che nella stagione 2021/2022 parte dal 1' in tutte le gare di Serie A). Ai microfoni di DAZN nel post partita Roma-Lazio ha raccontato di alcuni segreti che sta imparando dal compagno Immobile. Chissà che a fare il vice Ciro ci stia prendendo gusto.

Il gol di domenica contro la Roma di Mourinho è un concentrato di lucidità e freddezza, aggressività e sicurezza. Tutte caratteristiche che sta maturando e facendo sue. Allo scadere della mezz'ora contro i giallorossi in una partita delicata e difficile, servito di esperienza da Pedro, non ci pensa un secondo: alza lo sguardo e tira. Una scintilla che serviva a riportare la luce dopo una settimana nera. Ed è così che Pipe prende per mano la Lazio e la fa volare al terzo posto in classifica, superando Roma, Juventus e Atalanta siglando la vittoria del 179° derby della Capitale. Così come contro la Roma e l'Atalanta, negli ultimi due match prima della sosta servirà costanza e tenacia. E il miglior Felipe Anderson.