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Calciomercato – Messi, PSG e il paradosso dello spender poco

BARCELONA, SPAIN - MAY 06:  Lionel Messi of Barcelona celebrates after scoring his sides second goal during the La Liga match between Barcelona and Real Madrid at Camp Nou on May 6, 2018 in Barcelona, Spain.  (Photo by David Ramos/Getty Images)

E' caccia al fenomeno argentino dopo il terremoto di ieri sera, ma chi può permetterselo?

Redazione NC

Una storia d'amore degna di un film. Una fedeltà incondizionata, una delle poche eccezioni in un mondo del calcio praticamente basato solo sul dio denaro. Negli anni abbiamo visto giocatori baciare la maglia del club dove giocavano per poi andarsene via il giorno dopo. Lionel Messi sembrava esente da tutto questo. Dopo il tira e molla dello scorso anno, lui e il Barcellona avevano l'accordo su tutto. Il calciatore si era detto pronto persino a spalmarsi l'ingaggio per più anni, andando incontro alle necessità del club di rientrare dentro i parametri di spesa imposti dalla Liga spagnola, pur di restare in Catalogna. L'argentino era pronto ad aiutare il suo club in difficoltà, perché li era casa sua.

Ma purtroppo la loro love story ha avuto un brusco arresto. Infatti, l'ingaggio di Messi non è compatibile con i paletti di sostenibilità imposti dalla federazione spagnola, e con un comunicato ufficiale, il Barcellona ha dovuto dare l'annuncio forse più duro della sua lunga storia. Messi non potrà rinnovare il suo contratto con i blaugrana, mettendo fine ad un sodalizio ventennale, che ha portato entrambi più e più volte sul tetto del mondo.

Lo scenario futuro, chi può permetterselo?

Adesso ovviamente ci sarà da metabolizzare la cosa, per poi passare alla cosa che più interessa il mondo del calcio: dove porterà il suo talento la pulce? Ovviamente la scelta sembra essere alquanto scontata. Nello scenario calcistico attuale, dove i paletti economici post covid di fatto stanno bloccando tutte le squadre, solo due club possono permettersi di sognare Messi: PSG e Manchester City. Che già in inverno avevano provato inutilmente ad offrire fior di milioni al fenomeno argentino per portarlo a giocare con loro. Offerte però tutte respinte, perché il giocatore voleva solo il Barca. Ma adesso, complici i paletti finanziari, la situazione è cambiata. Ed è un paradosso che Messi sia libero di scegliere la sua futura squadra per questioni economiche. Perché è evidente che PSG e City siano di fatto immuni a questi paletti. Le due squadre hanno già speso, come ogni anno, fior di milioni tra acquisti ed ingaggi e non sembrano intenzionate a fermarsi. Sembra che sia il PSG la squadra favorita, che sogna un terzetto Neymar-Mbappe-Messi, roba da fantacalcio. O forse, semplicemente, roba per ricchi. Che non guardano mai a quanto possono spendere, ma solo a prendersi quello che vogliono.